Manager Ailun in rivolta. “Stanno affossando i Master internazionali”

L’Associazione Alunni contesta il presidente dell’Ailun Lorenzo Palermo e la mancata approvazione di un emendamento alla finanziaria regionale.

CULTURA. Pomo della discordia i fondi dirottati a istituzioni esterne
All’Ailun, libera università nuorese, cresce lo sdegno tra i manager specializzatisi dal 1991 a oggi ai corsi di alta formazione. Dopo la fallita incursione la scorsa settimana all’assemblea societaria e dopo essere stati messi alla porta dal presidente Lorenzo Palermo e i suoi accoliti, i professionisti radunati nell’associazione Alunni alzano il livello della protesta. Alla sbarra il bilancio di previsione approvato giovedì scorso e in base al quale vengono messi in soffitta i master internazionali che hanno fatto dell’Ailun un marchio di qualità, Scienza dell’organizzazione e Settore turistico. Il tutto per agevolare – denunciano – la fioritura di blocchi di aggiornamento per personale sanitario e avvocati.

LA PROTESTA Tale decisione starebbero determinando lo scivolamento dei contributi erogati dalla Regione in casse di istituzioni universitarie esterne. «Neanche un centesimo dei 900 mila euro regionali – scrive Michele Diana, presidente del sodalizio – sarà utilizzato per percorsi formativi di alta managerialità. Non ci hanno permesso di dire la nostra anche se siamo membri dell’assise. Il presidente Palermo ha giustificato tali cancellazioni con “problemi di liquidità”, che però siamo convinti niente abbiano a che vedere con la destinazione budgetaria dei fondi pubblici». Secondo Diana e colleghi – insieme a lui Mariangela Busia, Paolo Mossone, Domenica Porcu, Marianna Mossa, Fabrizio Olla, Efisio Nanni e altri, oggi consulenti, funzionari e quadri dirigenti che dai master Ailun nulla hanno da guadagnare – lo spostamento di tali risorse ad altri capitoli getterebbe ombre su alcune new entry che starebbero contaminando le finalità dello storico istituto post universitario. «Palermo nel 2010 ha favorito l’ingresso in qualità di soci degli ordini provinciali degli avvocati e dei medici – continua la nota – tale ingresso è coinciso con il dirottamento dei contributi verso corsi brevi di istruzione continua che erogano, attraverso la scuola superiore sant’Anna di Pisa (non dell’Ailun) crediti formativi per avvocati e crediti di educazione continua in medicina per gli specialisti della Sanità. Un uso di risorse pubbliche per attività a favore di ordini professionali. L’Ailun ha scoperto una ulteriore vocazione, cancellare i master di respiro internazionale e mettere i propri a disposizione di organismi esterni».

L’EMENDAMENTO A monte la bocciatura in Finanziaria regionale del cosiddetto emendamento comma 38 quater che recitava: «Il contributo concesso a favore dell’Ailun deve essere prioritariamente destinato alla realizzazione di master di alta formazione». Sotto accusa dunque i consiglieri regionali che non hanno votato a favore dell’emendamento. «Tutti bravi – commenta con sarcasmo Rosanna Farci, del movimento degli indignati ex Ailun – si sta rubando il futuro a centinaia di laureati nuoresi». In prima linea nella battaglia Giulio Bolacchi, direttore scientifico e socio fondatore dell’Ailun: «Qui hanno insegnato Nobel e nomi di fama mondiale – ricorda – ma il primo valore aggiunto di questo ente era che si fornivano strumenti professionali di altissimo livello, non semplicemente nella forma ma nella sostanza». Non si fermeranno qui, gli ex studenti in rivolta, e annunciano azioni future. Francesca Gungui

L’Unione Sarda, 5 luglio 2012 (pdf)