L’Ailun è una scuola d’eccellenza, bisogna garantire il suo futuro

LA LETTERA 

A Nuoro sorge una delle più grandi scuole di alta formazione manageriale esistenti in Europa. In questa sede, si coltivano menti eccellenti con metodologie altrettanto eccellenti.

La scuola è L’Ailun, fondata su una progettualità educativa centrata su una conoscenza moderna di tipo scientifico e caratterizzata da un rapporto olistico delle diverse discipline di studio incentrate nell’ambito delle scienze sociali. Obiettivo dell’Ailun è quello di formare persone dinamiche in grado di sintetizzare e gestire conoscenze coniugandole con le proprie abilità personali e in grado di plasmarsi nelle dinamiche sociali.

Tutto questo è una realtà possibile grazie al contributo di un corpo docente composto (per oltre l’80%) da professori provenienti dalle più importanti università del mondo, in cui la ricerca e la produzione di nuova conoscenza sono vissute e realizzate costantemente. Tale internazionalizzazione non è uno specchio per allodole, un vendere un prodotto utopistico in linea con gli attuali slogan pubblicitari di altri master che non possono neanche lontanamente essere paragonati, ma una concreta realtà, unica nel suo genere. Oltre il 50% dei docenti che insegnano in questa sede fanno parte delle prime 40 università a livello mondiale (contro un modesto 5% di altri noti master universitari).

Un progetto di questo tipo non può non richiamare l’attenzione delle istituzioni che dovrebbero sostenere una idea così avanzata di formazione d’eccellenza. Se è vero infatti che le scelte politiche sono scelte di priorità tra progetti che hanno impatto sulla collettività, tale progetto formativo, per come è stato pensato e per gli obiettivi che intende perseguire, non può che occupare i primi posti tra le priorità politiche da soddisfare.

L’Ailun è una realtà che esiste da quasi vent’anni e a tutt’oggi non è conosciuta come merita e come dovrebbe. Futuri Nobel, menti eccelse si muovono perché credono in un progetto di questo tipo dall’altra parte del mondo mentre l’Italia, e la Sardegna in particolare, sono quasi completamente indifferenti. Che cosa è l’Ailun? Pochi sanno rispondere, pochi sanno della sua esistenza e quando la scoprono la fanno cadere nel dimenticatoio. Vorrei invece, che i giovani come me, che hanno il privilegio di fare una esperienza di questo tipo, si svegliassero, soprattutto in questo momento drammatico per la storia dell’Ailun. Questa libera Università rischia di chiudere e noi alunni vorremo impedire un fallimento culturale e sociale tanto catastrofico nella nostra bella Sardegna. È un progetto troppo importante perché la Regione possa non continuare a destinare i fondi necessari alla sua sussistenza. È una delle poche strutture al mondo in grado di dare ai giovani una visione nuova, creativa e dinamica della realtà per vivere nel mondo per il mondo. L’Ailun è una delle poche scuole al mondo che può garantire tutto questo e la sua chiusura sarebbe un fallimento per tutti.

Massimo Carta, Studente Ailun

Pubblicata su La Nuova Sardegna del 6 Novembre 2008